Il Barbiere di Siviglia

Libro di sala inclusivo

Gioachino Rossini

Introduzione

Il Barbiere di Siviglia
di Gioachino Rossini


Melodramma buffo in due atti.

Libretto di
Cesare Sterbini

Questo è il libro di sala accessibile per Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.
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Introduzione

Trama

Atto primo


Siviglia. Il Conte d’Almaviva chiede aiuto all’astuto Figaro, barbiere della città, per conquistare la bella Rosina, visto che la ragazza è perennemente sorvegliata dal tutore, l’anziano medico Don Bartolo, che punta a sposarla per intascarne l’eredità. Anche Rosina è ben decisa a incontrare il giovane dei suoi sogni, del quale però ignora sia il rango, sia il vero nome (è convinta che si chiami Lindoro). Intanto, Don Bartolo, preoccupato che il famoso Conte corteggi la sua pupilla, chiede consiglio a Don Basilio, faccendiere e maestro di musica, il quale lo invita a screditare il rivale attraverso la calunnia. Scoperto il loro piano, Figaro avvisa Rosina e le suggerisce di mandare a Lindoro un biglietto, ma ingannare il tutore si rivela molto più difficile del previsto. Come se non bastasse, nella casa del medico piomba il Conte, travestito da soldato ubriaco, e scatena una tale confusione da provocare l’intervento dei gendarmi.

Il palcoscenico è occupato da una sezione del labirinto, di forma circolare, costituita da semicerchi concentrici di altezza variabile. Questi sono composti da un’enorme siepe di colore verde, poggiano su una struttura circolare rialzata e sono circondati da 8 giganti rose rosse di cartapesta, composte da lunghi steli verdi che poggiano sul pavimento del palcoscenico e su cui si innestano delle foglie dello stesso colore. Figaro è di fronte al labirinto, al centro della scena. Dietro di lui, una sedia di legno, con il sedile di paglia, e alla sua sinistra una valigia, poggiata a terra. Date le colossali dimensioni del labirinto e delle rose, Figaro, a confronto, sembra estremamente piccolo.

Primo atto

Il Conte d’Almaviva è di fronte al labirinto, seduto sulla struttura circolare rialzata; ha la mano destra all’altezza del petto. Alla sua destra, una lunga scala a pioli, di legno, è appoggiata su una siepe ed è sorretta da una comparsa: un uomo con un completo composto da casacca, giacca e pantaloni di colore verde scuro, di raso, con decorazioni rosso bordeaux e una parrucca castano scuro, con i capelli raccolti sul retro. Il Conte d’Almaviva indossa un completo di cotone, di colore giallo-ocra, con sottili righe marroni e rosso scuro, composto da una casacca lunga fino a sotto i fianchi, abbottonata sul davanti, e pantaloni lunghi fino alle ginocchia, con sotto delle calze rosa. Sopra alla giacca indossa una casacca imbottita, di cotone pesante, di colore giallo-ocra a fitti pois rosso scuro. I polsini sono decorati con dei volant, di colore rosa, e al collo indossa un ricco jabot dello stesso colore. Ai piedi, scarpe bianche di forma squadrata, con il tacco basso, decorate con una grande fibbia di colore oro all’altezza del collo del piede. Indossa una parrucca castana, con i capelli raccolti sul retro in una coda legata con un nastro. .

Immagine uno
Il Conte d’Almaviva.

Atto secondo


Il Conte si presenta nuovamente a casa di Don Bartolo spacciandosi per un maestro di musica e, nonostante Figaro faccia di tutto per distrarre il tutore, costui scopre l’imbroglio. Nel caos generale, la domestica Berta si domanda cosa sia l’amore “che fa tutti delirare”. Approfittando delle circostanze, Don Bartolo convince Rosina che Lindoro la sta ingannando e lei, amareggiata, acconsente alle nozze con il medico. Scoppia un temporale, ma Figaro e il Conte riescono ugualmente a raggiungere Rosina e a chiarire tutto. Approfittando dell’arrivo del notaio, i due innamorati si sposano e Don Bartolo, capito che opporsi è inutile, benedice la coppia.

Il palcoscenico è interamente occupato dal labirinto, poggiato sulla struttura circolare. È circondato da 12 rose e, sulla sinistra, si trova anche una gigante farfalla colorata, di cartapesta, posizionata, con le ali aperte, sulla sommità di un lungo bastone che poggia sul pavimento del palcoscenico. Una delle rose è riversa al centro del palcoscenico. Di fronte ad essa, circa 20 ballerini e ballerine, in splendidi costumi settecenteschi, e tutti i personaggi dell’opera, anch’essi in abiti stile ‘700. Tra loro, anche il Conte e Rosina che si tengono per mano. Alle estremità sinistra e destra della scena, circa 30 sedie per lato, alcune di colore verde brillante e altre arancioni. Vicino alle sedie, in piedi, il coro.

Secondo atto

Figaro e Rosina sono l’uno accanto all’altra, al centro della scena, di fronte al labirinto. Figaro indossa un completo di raso, di colore azzurro vivo, composto da giacca corta e abbottonata e pantaloni lunghi fino alle ginocchia, con sotto delle calze arancioni. Sopra alla giacca indossa una casacca di velluto, di colore arancione, tenuta aperta. La casacca è più corta e dritta nella parte frontale, più lunga e plissettata sul retro. Le spalline sono rinforzate e decorate con degli inserti azzurri e arancioni, mentre i polsini e il colletto sono decorati con dei volant, di colore arancione acceso. Ai piedi, scarpe arancioni di forma squadrata, con il tacco basso, decorate con un grande fiore blu all’altezza del collo del piede. Indossa una parrucca castana, con i capelli raccolti sul retro in una coda legata con un nastro. Rosina indossa un ampio abito di cotone leggero, lungo fino alle caviglie. La parte superiore è composta da un corpetto rinforzato, di colore celeste scuro, con i bordi rosso scuro; le maniche sono corte, di colore celeste chiaro. La gonna, di colore celeste chiaro, è ampia, a strati; quello superiore è decorato da merletti. Ai piedi, scarpe celeste scuro di forma squadrata, con il tacco basso. I capelli sono castano chiaro, quasi arancioni. Sono raccolti sulla nuca e tenuti sciolti lungo le spalle. Stringe in mano un ventaglio chiuso, di colore blu.

Immagine due
Figaro e Rosina.

Trama

Personaggi

Il Conte d'Almaviva, sotto il nome di Lindoro [tenore]
Bartolo, dottore in medicina, tutore di Rosina [basso]
Rosina, ricca pupilla in casa di Bartolo [contralto]
Figaro, barbiere [baritono]
Basilio, maestro di musica di Rosina [basso]
Berta, vecchia governante in casa di Bartolo [soprano]
Fiorello, servitore di Almaviva [basso]
Ambrogio, servitore di Bartolo [basso]

Un ufficiale, un alcalde o magistrato, un notaio, alguazils o agenti di polizia, soldati, suonatori di strumenti.

Personaggi

Note di regia

Questa produzione de Il Barbiere di Siviglia firmata da Hugo de Ana ha debuttato in Arena nel 2007, poi riproposta con grande successo in successive stagioni. Uno spettacolo che mira al divertimento, mettendo da parte ogni aspetto psicologico e nel quale non si trovano simbologie particolari o doppie letture. Di qui l’idea di uno spettacolo effervescente e leggero, che evita il realismo comico a favore di un gioco di pura astrazione. Il regista, scenografo e costumista argentino parte quindi dall’irresistibile humour rossiniano per evocare, grazie anche alle coreografie di Leda Lojodice, una festa in stile rococò, che si riflette anche nei costumi. Allo stesso tempo, mette in scena la vicenda e i suoi buffi personaggi, che a tratti ricordano i mastichini del celebre Mago di Oz, attraverso una sorta di lente d’ingrandimento. L’azione si svolge in un elegante giardino all’italiana che ricrea agilmente esterni ed interni funzionali alla narrazione, con il suo mutevole labirinto di siepi, le sue colossali rose rosse ed enormi farfalle, quasi ispirato dalla fantasia di Lewis Carroll in Alice in Wonderland. In questo ambiente magico, i personaggi si muovono come in un gigantesco carillon, burattini mossi dal brillante factotum sivigliano Figaro. Quest’ultimo, a tratti, sembra un piccolo uomo qualunque in balia dei comici eventi attorno alla storia d’amore tra il Conte e Rosina, e di una tempesta con lieto fine.

Note di regia

Credits

I testi e le immagini contenuti in questo libro di sala accessibile sono stati forniti da Fondazione Arena di Verona

Ideazione, progettazione, rielaborazione testuale e descrizioni
Elena Di Giovanni, Francesca Raffi (Università degli Studi di Macerata)

Coordinamento tecnico
ALI – Accessibilità Lingue Inclusione

Progettazione tecnica, studio e sviluppo digitale
Tadao Agency

Voci
Alberto Onofrietti (testi)
Sonia Barbadoro (descrizioni)

Video LIS
Sara Brunellini

Disclaimer

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